Intenzioni per il Capitolo
Dal 17 Febbraio al 18 Maggio 2019
Lodi:
Altissimo Buon Signore, la nostra Fraternità si prepara a celebrare il Capitolo generale:
– concedici un rinnovato spirito evangelico.
Vespri:
Padre, hai fatto del tuo servo Francesco una vivente immagine del tuo Figlio:
– concedici la grazia di testimoniare al mondo i valori evangelici.
Dal 19 Maggio al 18 Giugno 2019
Lodi:
Altissimo Buon Signore, la nostra Fraternità sta celebrando il Capitolo generale:
– concedici la grazia di ritrovare l’entusiasmo e lo zelo dei nostri primi giorni.
Vespri:
Padre, hai chiamato il tuo servo Francesco alla contemplazione, alla fraternità e alla missione:
– concedi al Ministro generale e al suo Definitorio la visione di animarci
verso una vita sempre più contemplativa, fraterna e missionaria.
Lettera di Convocazione
Fratelli carissimi,
essendo ormai giunto il tempo, a norma del n. 171 § 1 delle Costituzioni e del n. 106 § 1 degli Statuti generali, con la presente
indíco e convoco il 202° Capitolo generale,
che sarà celebrato a partire da Sabato 18 Maggio 2019, con inizio alle ore 16.30, presso il Sacro Convento di Assisi; la data indicativa di chiusura è Martedì 18 Giugno 2019.
Come già siete stati informati (lettera del 30 Agosto 2018), il Capitolo inizierà presso il Sacro Convento ad Assisi e continuerà (dal 28 Maggio) presso il Santuario dell’Amore misericordioso a Collevalenza, Perugia, Italia.
Gli arrivi ad Assisi sono previsti per sabato 18 Maggio entro mezzogiorno e le partenze ad iniziare dal 18 Giugno 2019.
Qui di seguito alcuni punti che riguardano il prossimo Capitolo:
1. Membri ordinari del Capitolo.
A. Ricordo quanto stabiliscono le Costituzioni dell’Ordine al n. 173:
§ 1. I capitolari nei singoli atti del Capitolo generale ordinario sono: il Ministro generale, gli ex-Ministri generali, i Definitori generali, i Ministri provinciali, i Custodi generali e provinciali, i Delegati delle Province, a norma degli Statuti generali (Stat. Gen. 107).
§ 2. Se il Ministro provinciale o il Custode fosse legittimamente impedito, vada al capitolo il rispettivo Vicario; e se anche questi fosse impedito, venga inviato un delegato dal rispettivo Superiore.
B. Inoltre, come eccezione solo per questo Capitolo generale ordinario, su richiesta del Capitolo generale straordinario 2018, con l’approvazione unanime del Definitorio generale e con ratifica da parte della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di vita Apostolica (Rescritto del 25 Ottobre 2018), in deroga al diritto proprio dell’Ordine, parteciperanno pleno iure anche sette religiosi Fratelli (uno per ciascuna Federazione). Essi sono stati eletti dal Definitorio generale su segnalazione dei Presidenti delle Federazioni.
2. Uditori al Capitolo.
A norma degli Statuti generali, partecipano come ‘uditori’ al Capitolo generale:
— il Delegato del Ministro Provinciale, a condizione che la Delegazione provinciale abbia almeno dieci anni di formale esistenza e vi risiedano almeno dieci frati. (Stat. Gen. N.10 §3);
— il Procuratore generale, l’Economo generale, il Segretario per la Formazione e il Segretario per l’Animazione Missionaria (Stat. Gen. N. 120; 121; 30 §2; 66 §4).
3. Relazioni da presentare in aula durante il Capitolo generale.
Lo svolgimento del Capitolo seguirà le indicazioni del Direttorio per la celebrazione del Capitolo generale (Stat. gen. n. 96) e prevede che, in aula, siano lette per intero (Stat. gen. 117, §3) soltanto: (a) la relazione del Ministro generale, che sarà espressione del Governo dell’Ordine (e perciò elaborata con l’apporto degli Assistenti generali e con il contributo delle Conferenze e Federazioni); (b) la relazione del Procuratore dell’Ordine; © la relazione dell’Economo generale.
Delle otto altre relazioni previste dagli Statuti generali 117 §1, più una nona, cioè quella relativa alla Revisione delle Costituzioni, verrà presentata una sintesi a cui farà seguito la possibilità di discuterne brevemente i contenuti con i singoli relatori. Tutte le relazioni complete verranno inviate anticipatamente.
Chiediamo pertanto che tutte le succitate relazioni (Cfr. Stat. Gen. 117 §1) siano inviate alla Segreteria generale entro il 11 Febbraio 2019 così da poter fare le dovute traduzioni e distribuirle prima del Capitolo. Esorto, inoltre, i rispettivi relatori a preparare una sintesi scritta da presentare in Capitolo tenendo conto delle indicazioni di tempo per la presentazione notificate dalla Segreteria generale.
4. Temi da trattare in Capitolo — Instrumentum laboris.
L’Instrumentum Laboris sarà sostanzialmente composto da quattro parti:
- Mozioni particolari. Entro il 15 Dicembre 2018 i singoli Frati e le Giurisdizioni possono inviare al Ministro generale proposte di temi da trattare in Capitolo.
- Statuti generali. Per il completamento del diritto proprio dell’Ordine (composto dalle Costituzioni approvate dal Capitolo generale straordinario del 2018 ed in attesa di formale approvazione da parte della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di vita Apostolica) il Capitolo generale 2019 è chiamato all’approvazione degli Statuti generali rinnovati.
- Il Discepolato Francescano.
- La Ratio Studiorum.
Contiamo di far pervenire ai frati capitolari, entro il 16 Marzo 2019, le varie relazioni e l’Instrumentum laboris, tradotti nelle varie lingue. Raccomando ai Ministri e Custodi di esaminare bene tutta la documentazione e di farne oggetto di riflessione anche con i rispettivi Definitori, in incontri provinciali o simili modalità, così da portare al Capitolo generale validi contributi per la verifica e la progettazione della vita dell’Ordine.
5. La data dell’elezione del Ministro generale.
L’elezione del Ministro generale è prevista il 25 Maggio 2019.
Fratelli carissimi,
il Capitolo generale è “la suprema autorità per tutto l’Ordine” (Cost. 156 § 1) ed è anche l’occasione di verifica e di rilancio della vita della nostra Famiglia.
Secondo il pensiero del padre San Francesco, nel Capitolo i frati in primo luogo devono “trattare le cose che riguardano Dio” (Rnb 18,1; FF 50): il Capitolo è momento intenso di preghiera e di fede, in cui l’Ordine intende rimettere al centro della sua vita e delle sue scelte il primato di Dio.
Il Capitolo, poi, è tempo di incontro fraterno, di scambio di esperienze, di arricchimento vicendevole: la presenza di tanti frati di culture differenti provenienti dalle varie parti del mondo accresce il senso di famiglia, e nello stesso tempo dimostra come lo stesso carisma possa essere vissuto in forme diverse.
È tempo, ancora, di verifica seria e laboriosa, attraverso la quale l’Ordine si interroga sulla sua fedeltà al carisma di San Francesco e ricerca come essere fedele e significativo nel nostro tempo e nella nostra società.
Inoltre il Capitolo ha il compito di progettare il cammino dell’Ordine nei prossimi sei anni, scegliendo il nuovo governo e approntando le linee operative, stimolato dagli appelli di Papa Francesco a riflettere sulla profezia della vita religiosa francescana conventuale nella Chiesa oggi.
Vorrei ricordare, infine, che il Capitolo generale è un momento forte per tutti i frati. Chiedo a tutti di pregare per il buon svolgimento dei lavori capitolari, chiedo di offrire al Signore a questo scopo la fatica e i sacrifici quotidiani, in particolare ai nostri frati malati la loro sofferenza. Tutti, poi, potranno seguire da vicino lo svolgersi dei lavori capitolari attraverso le pagine del sito internet dell’Ordine.
Come momento di comunione nella preghiera e di implorazione al Signore, raccomando che dal 17 Febbraio 2019 fino alla conclusione del Capitolo generale, in ogni comunità si aggiungano alle invocazioni delle Lodi e alle intercessioni dei Vespri le preghiere allegate a questa lettera (o altre opportunamente preparate dai Ministri e Custodi). Inoltre, nel corso del Capitolo generale, in ogni comunità dell’Ordine si celebri per tre giorni la Messa dello Spirito Santo.
Affido questo tempo di preparazione e i lavori del Capitolo generale all’intercessione della Vergine Immacolata, nostra Signora e Patrona, e del serafico padre San Francesco. A tutti voi, l’augurio di vivere in santità di vita.
Roma, Ss. XII Apostoli, 16 Novembre 2018
Fra Marco TASCA, Ministro generale
Fra Vincenzo MARCOLI, Segretario generale
Auguri di una santa Pasqua dalla comunità dei frati di San Francesco
24 ore ininterrotte di Adorazione Eucaristica con la possibilità di ricevere la Misericordia di Dio attraverso il Sacramento della Confessione: dalle 18.00 di venerdì 29 alle 18,00 di sabato 20 marzo, nella chiesa di San Francesco.
Vi aspettiamo
Lettera circolare della Conferenza dei Ministri Generali dei primi ordini francescani e del Terz’Ordine regolare a tutti i frati, e ai fratelli e sorelle dell’Ordine Francescano Secolare (OFS) e della Gioventù Francescana (GiFra) in occasione del 40° anniversario della promulgazione della Regola OFS
Care sorelle, cari fratelli, il Signore vi dia pace!
- Quaranta anni: un periodo simbolico
Il 24 giugno 1978 la Santa Sede, mediante la lettera apostolica Seraphicus Patriarcha, approvava la Regola rinnovata dell’Ordine Francescano Secolare. Fu il papa Paolo VI, recentemente canonizzato e che in gioventù fu postulante terziario francescano, a fare questo dono alla Famiglia Francescana, poche settimane prima della sua morte. Sono ormai passati 40 anni da quella approvazione e questo anniversario ci pare una bella circostanza per rivolgere a tutti voi questa lettera celebrativa. Il numero quaranta nella Bibbia, come è noto, è carico di significato simbolico: quaranta sono principalmente gli anni di una generazione e sembrano designare il tempo delle decisioni mature. Sembra dunque un’occasione propizia per ringraziare il Signore per tutto quello che le sorelle e i fratelli dell’OFS già vivono e per dare nuovo slancio a questa realtà così preziosa per l’intera Famiglia Francescana. - L’Ordine Francescano Secolare nella Famiglia Francescana
«Il serafico Patriarca san Francesco d’Assisi, mentre era in vita ed anche dopo la sua preziosa morte, ha invogliato molti a servire Dio in seno alla famiglia religiosa da lui fondata, ma ha attirato anche innumerevoli laici ad entrare nelle sue istituzioni rimanendo nel mondo, per quanto era loro possibile». Così inizia la Lettera apostolica di approvazione firmata da Paolo VI nel 1978, che ricorda come dall’esperienza di san Francesco siano nate modalità diverse di vita cristiana alla sequela di Cristo nella Chiesa.
«Tra le famiglie spirituali, suscitate dallo Spirito Santo nella Chiesa [Lumen Gentium 43], quella Francescana riunisce tutti quei membri del Popolo di Dio, laici, religiosi e sacerdoti, che si riconoscono chiamati alla sequela di Cristo, sulle orme di san Francesco d’Assisi [Pio XII, 1.7.1956, Discorso ai Terziari I]. In modi e forme diverse, ma in comunione vitale reciproca, essi intendono rendere presente il carisma del comune Serafico Padre nella vita e nella missione della Chiesa [Apostolicam Actuositatem 4,8]» (Regola OFS, cap. I, n. 1).
Sembra fosse dunque già chiara in Francesco l’intuizione che è possibile servire pienamente il Signore in ogni stato di vita. Così egli in qualche modo anticipava la consapevolezza che ogni cristiano nella Chiesa è chiamato alla santità, quella consapevolezza che il Concilio Vaticano II ha messo in risalto con forza e papa Francesco ha ricordato recentemente nella sua Esortazione apostolica Gaudete et exsultate (n. 10): «Muniti di salutari mezzi di una tale abbondanza e di una tale grandezza, tutti i fedeli di ogni stato e condizione sono chiamati dal Signore, ognuno per la sua via, a una santità la cui perfezione è quella stessa del Padre celeste» (LG 11). Di fatto il Terz’Ordine Francescano (oggi Ordine Francescano Secolare) nella sua storia è stato arricchito da numerosi doni di santità, basti pensare alle figure di Angela da Foligno, Brigida di Svezia, Caterina da Genova, Elisabetta di Ungheria, Gianna Beretta Molla, Giovanni Bosco, Giovanni XXIII, Giuseppe Moscati, Luigi IX re di Francia, Margherita da Cortona, Pio X, Tommaso Moro, per citare solo alcuni dei santi e delle sante più famose, o a Veronica Antal, l’ultima di questa lunga lista di santi e beati, beatificata il 22 settembre del 2018. Con questa «mirabile e svariata fioritura di santità serafica», davvero il Terz’Ordine Francescano ha mostrato di essere necessario per la piena espressione del nostro carisma. - Le sfide di oggi e la missione della Chiesa
Tante e complesse sono le sfide che la Chiesa oggi deve affrontare. Ma il tempo che viviamo è certamente anche un kairos, un tempo di grazia particolare in cui è possibile vivere una «nuova tappa evangelizzatrice», come ci invita a fare papa Francesco nella sua Esortazione apostolica Evangelii gaudium: «In tutti i battezzati, dal primo all’ultimo, opera la forza santificatrice dello Spirito che spinge ad evangelizzare. […] In virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio è diventato discepolo missionario (cfr Mt 28,19). Ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione» (EG 119-120). Come francescani ci sentiamo particolarmente in sintonia con l’invito del papa a vivere una Chiesa in uscita, ad andare verso le periferie geografiche ed esistenziali di questo mondo pieno di divisioni, di ingiustizie e di sofferenze. Siamo chiamati a contribuire a costruire una fraternità evangelica universale, a lavorare nel campo della custodia del creato, della pace e della giustizia, con una speciale considerazione per i più poveri e bisognosi, seguendo l’esempio del serafico padre Francesco, il quale «manifestò un’attenzione particolare verso la creazione di Dio e verso i più poveri e abbandonati. In lui si riscontra fino a che punto sono inseparabili la preoccupazione per la natura, la giustizia verso i poveri, l’impegno nella società e la pace interiore» (LS 10). Un compito così complesso ed esigente richiede una collaborazione attiva ed efficace e una comunione visibile tra i tutti i membri della Famiglia francescana, e in questa collaborazione sembra particolarmente urgente oggi il contributo dei fratelli e delle sorelle dell’Ordine Francescano Secolare. - Una custodia reciproca
La collaborazione e la comunione tra i membri della Famiglia Francescana, oggi più che mai, deve manifestarsi in una custodia reciproca e in un arricchimento vicendevole. «Nella Chiesa-Comunione gli stati di vita sono tra loro così collegati da essere ordinati l’uno all’altro. […] Sono modalità insieme diverse e complementari, sicché ciascuna di esse ha una sua originale e inconfondibile fisionomia e nello stesso tempo ciascuna di esse si pone in relazione alle altre e al loro servizio» (Giovanni Paolo II, Christifideles Laici, n. 55).
Da una parte infatti, la Chiesa ha affidato ai frati del Primo Ordine e del TOR la cura spirituale e pastorale dell’OFS, come ricordato nella Regola: «In segno concreto di comunione e di corresponsabilità, i Consigli ai diversi livelli, secondo le Costituzioni, chiederanno religiosi idonei e preparati per l’assistenza spirituale ai Superiori delle quattro Famiglie religiose francescane, alle quali da secoli è collegata la Fraternità Secolare» (Regola OFS cap. III, n. 26).
Dall’altra, gli appartenenti all’OFS sono chiamati a manifestare l’indole secolare del carisma francescano, che è ciò che caratterizza la loro spiritualità e vita apostolica, e così, vivendo appieno la loro specifica chiamata, custodiranno a loro volta con la preghiera e con l’azione la vocazione dei frati di cui condividono il carisma. - Conclusione
Care sorelle, cari fratelli, a quaranta anni dall’approvazione della Regola dell’Ordine Francescano Secolare, invitiamo voi tutti a ringraziare il Signore per il dono della comune vocazione francescana e a rinnovare lo zelo apostolico per vivere in modo creativo ciascuno la propria missione.
Da parte nostra imploriamo su tutti voi un’abbondanza di benedizioni divine, per intercessione del nostro serafico padre s. Francesco e della Beata Vergine Maria, Regina della Famiglia Francescana.
Fr. Roberto Genuin, OFMCap Fr. Nicholas Polichnowski, TOR
Minister Generalis Minister Generalis
Fr. Marco Tasca, OFMConv Fr. Michael Anthony Perry, OFM
Minister Generalis Minister Generalis
Romae, 23 XII 2018