Aspetto globale
Forma rettangolare a croce latina, tre navate, dieci pilastri ottagonali, archi gotici a volte romaniche, abside con tre cappelle in ambo i lati con sopra ampi matronei, dodici finestroni ai lati delle navate e dodici nelle cappelle con figure di episodi biblici e francescani, pulpito in travertino, cupola ottagonale: il tutto offre un insieme armonico, grandioso, affascinante che concilia ad elevare lo spirito oltre il peso della materia e a sentire la presenza di Dio.
Larghezza: m. 22,60; lunghezza: m. 62; altezza: m. 21; cupola, altezza m. 32.
Itinerario del Tempio
Quadri a cornice gotica in travertino con pannelli in cirmolo della ditta Santifaller di Ortisei, 1955.
Alla Contessa Costanza Cavina Saladini, 1837. Disegno di Ignazio Cantalamessa, decorazioni di Emidio Paci.
Beato Massimiliano Maria Kolbe. Nato in Polonia nel 1894, morto nel campo di Auschwitz, il 14/08/1941: offerta della vita, corone della santità e del martirio. E’ il fondatore della Milizia dell’Immacolata il 16/10/1917; beatificato da Papa Paolo VI il 17/10/1971; missionario e apostolo dell’Immacolata, autentico frate francescano.
Sacro Cuore di Gesù. San Francesco è indicato da Gesù a Santa Margherita Alacoque come “il Santo più vicino al suo Cuore”.
Gesù in casa di Lazzaro a Betania.
San Giuseppe da Copertino (Lecce), nato nel 1603: L’estasi alla vista del Santuario di Loreto (1657); ultima Comunione del Santo. Il corpo del Santo è custodito nel Santuario di Osimo (AN), dove è morto nel 1663. E’ venerato come Patrono degli studenti.
Nelle vetrate: il Santo in due momenti di preghiera e di estasi.
Nelle vetrate: Santa Elisabetta d’Ungheria e Sant’Antonio di Padova.
Al centro: Tabernacolo gotico in travertino finemente lavorato. Nelle vetrate: il soldato romano Longino trafigge il costato di Gesù, la Pietà. Al lato destro: Monumento a Nicola Saladini, discendente dai parenti del Beato Corrado Miliani, sec. XV.
Fu costruito nel 1967, secondo i nuovi criteri liturgici. La mensa, del sec. XVI, è sostenuta da diciannove eleganti colonnine in travertino.
Realizzato negli anni 1852-1858 su disegni dell’ing. arch. Luigi Mazzoni. I confessionali sono del medesimo periodo e dello stesso artista. Entrambe le opere sono in stile gotico.
Opera della ditta Giovanni Tamburini di Crema, installato nel 1978, fu completato nel 1981. Si compone di 44 registri, 2725 canne, 3 tastiere.
Nel matroneo a destra vi è un altro organo della seconda metà del sec. XVIII, costruito dal Nacchini di Venezia. Restaurato nel 1980-1981, comprende 17 registri, ad una tastiera.
E’ un complesso grandioso di archi, cappelle, matronei, fasci di colonne slanciate in mirabile armonia d’arte. La cupola ne corona lo spettacolo con i riflessi policromi dei finestroni in un fondo d’incanto.
San Giovanni Battista nel Giordano e poi decollato nella corte di Erode Antipa.
La Incoronazione della Madonna: Papa Pio XII nel 1950 proclama il Dogma della Assunzione, la popolazione di Ascoli con il suo Vescovo fa l’offerta dei ceri.
San Francesco di Assisi: la Verna e le Stimmate; Ascoli Piceno: la consegna dell’abito francescano (1215) ai trenta giovani ascolani.
Nelle vetrate: l’Annunciazione e l’Immacolata. Gli ascolani nel 1454 scelsero come loro Patrona l’Immacolata per esortazione di San Giacomo della Marca.
Sacro Cuore di Gesù; nelle vetrate: San Giovanni Bosco, San Pio X.
Urna che custodisce le reliquie del Beato Corrado Miliani, ascolano (1234-1289) frate minore, missionario in Libia, maestro di teologia alla Sorbona di Parigi, venerato con festa il 19 aprile.
Sacra Famiglia – Nelle vetrate: moltiplicazione dei pani, Gesù incontra due discepoli ad Emmaus.
Ricordo di Giovanni Vincenzo Cataldi (1537-1627) insigne mecenate ascolano, benefattore dei frati minori, contribuì ai lavori della chiesa e del primo chiostro.
Fu progettato e costruito dall’architetto veneziano Antonio Giosafatti nel 1605, su commissione di Giovanni Ciannavei.
San Antonio di Padova, dottore evangelico.
Ai coniugi Mazzoni; fu eseguito nel 1867 da Nicola Cantalamessa Papotti.
San Francesco e il presepio, Sant’Antonio, San Bonaventura.
San Francesco sostiene la chiesa di San Giovanni in Laterano a Roma. Santa Chiara mette in fuga i Saraceni da San Damiano, Assisi.
Il Beato Corrado Miliani: missionario in Libia, maestro alla Sorbona.
Il teologo Felice Peretti francescano predica nel 1549 in San Francesco ad Ascoli; divenuto Papa Sisto V (1585-1590) fa erigere nel 1586 l’obelisco egiziano in Piazza San Pietro a Roma.
L’Immacolata. Frate Sansone, Ministro Generale dei Frati Minori, svolge una tesi su l’Immacolata alla presenza di Papa Sisto V (1471-1484). L’Immacolata a Lourdes – 1858.
Papa Giovanni XXIII alla tomba di San Francesco in Assisi, 4 ottobre 1962; Papa Paolo VI parla all’Assemblea dell’O.N.U., 4 ottobre 1965.
Scultura in legno del 1400; nell’incendio al Palazzo dei Capitani del Popolo, 25 dicembre 1535, ritrovato illeso e trasportato in San Francesco, per tre volte versò Sangue dal Costato. Una Commissione designata dalla Curia Vescovile controllò e riconobbe l’evento prodigioso. A tale miracolo si ricompose la pace tra i cittadini fino allora turbata da fazioni.
Nella parete di fondo: Trionfo dell’Immacolata su un carro simbolico guidato da San Francesco, il quale con il suo Ordine ha preparato la definizione del Dogma dell’Immacolata Concezione della Vergine, proclamato da Papa Pio IX l’8 dicembre 1854. La scritta “Per Christum Redempta per Franciscum Defensa” (Redenta per mezzo di Cristo, difesa per mezzo di Francesco) sintetizza la mariologia francescana. L’opera è stata eseguita nel 1948.
Testi dalla brochure “Tempio Monumentale di San Francesco” (p. Giuseppe Gambini, n.d.)